NUMERI E PAROLE, Campanotto Editore 1997
Questo è il libro di esordio nella poesia per Alessandro Agostinelli. Pubblicato col cosiddetto editore degli esordienti dell’epoca, Campanotto seppe scegliere tra le tante poesie numerate quelle che potevano segnalare la prima impronta poetico-filosofica dell’autore. Come anche Roberto Carifi seppe scovare tra le pieghe dei versi. Questo un pezzo del suo commento alla poesia di Agostinelli: “[…] Agostinelli è un poeta raffinato e profondo, capace di un disegno linguistico esatto e nitido, privo di ridondanze, dove le parole sono immediatamente pensieri che si fermano sul senso plurale e complesso del reale” (rivista Poesia, N°122 – novembre 1998, Crocetti Editore).
Le liriche erano introdotte da una nota insolente che tentava di decretare la volontà di una giovinezza non solo ludica e superficiale, ma anche profonda e testimone di impegno esistenziale. Si andava da poesie tradizionali col verso libero novecentesco, a testi ironici con onomatopee e parolibere, fino alla poesia metasemantica. Un esordio che sembrava promettere altri libri di lì a poco. E infatti nel 2000 uscì la seconda raccolta Agosto e Temporali con Edizioni ETS, primo libro di una nuova collana poetica con distribuzione nazionale e senza pagamento da parte degli autori (cosa alquanto rara tra i piccoli e medi editori di poesia in Italia).