DAVID LYNCH E IL GRANDE FRATELLO, Besa 2011
Un saggio sul vero e sul falso del narratore inerziale, una formula critica inventata da Alessandro Agostinelli per descrivere certe visioni “oggettive” della contemporaneità come le registrazioni delle videocamere di sorveglianza e di alcuni reality televisivi (come il Grande Fratello) e il processo anti-narrativo delle immagini di montaggio dei film di David Lynch.
In questa affinità inerziale sta la dicotomia tra immagini del vero (per l’autore quelle inventate del cinema di Lynch) e del falso (per l’autore quelle immediate dei reality). Un saggio sul cinema e sulla filosofia che tenta di leggere il mondo in cui nel mondo attuale si cerca di combinare vero e falso in un continuo cambio di registri.
Consigliato ai veri amanti del cinema.